"Mamme Connesse"
Informazioni virtuali per connessioni reali.
Dott.ssa Sara Moruzzi - Psicoterapeuta dello Sviluppo Umano
Dott.ssa Sara Moruzzi - Psicoterapeuta dello Sviluppo Umano
Per il termine di questo anno, è stato interessante osservare quali potessero essere le nuove tecnologie, o comunque le invenzioni digitali più in voga nel 2016 e farci un’idea dell’impatto psico-comportamentale che ciascuna ha sull’essere umano. In particolare, ho scelto 3 strumenti digitali che in questo anno hanno visto la luce e hanno, più o meno, conquistato il mercato. 1. La realtà aumentata: di questa nuova tecnologia se ne è parlato a lungo in seguito all’immissione sul mercato del gioco Pokemon Go, durato il tempo di una meteora e poi eclissatosi, richiedendo alle società che l’hanno lanciato di correre ai ripari. La realtà aumentata consiste nell’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi. Un esempio di realtà aumentata lo trovate in: “3 considerazione psicologiche su Pokemon Go”.In Italia, il fenomeno è ancora molto limitato, ma negli States, per Natale, grandi e piccini hanno ricevuto come regalo il loro primo VR headset, una visiera, che somiglia ad una maschera da sci (quella con cui Zuckerberg si fotografa spesso, per intenderci) e che una volta indossata, proietta l’utilizzatore in un mondo digitale, utilizzando elementi della realtà. Secondo molti, questo device rivoluziona il mondo dell’intrattenimento, dai film ai videogiochi, quello che è necessario chiedersi da adulti, riguarda tuttavia se tale nuova modalità di gioco sia una modalità che consente al bambino di sviluppare le stesse abilità che svilupperebbe con altre attività ludiche. Nella realtà aumentata, osserviamo già che l’esplorazione del territorio circostante da parte del bambino avverrà esclusivamente tramite una riproduzione del reale grazie al dispositivo. E poi si potrà correre con una gigantesca visiera sugli occhi? Eppure l’immergersi nei prati, o nei boschi, o nel cortile a giocare è fondamentale per i piccoli per permettergli di sviluppare un’intelligenza, come definita da Gardner, spaziale, facendo in modo che l’individuo evolva anche la propria concezione corporea e di come questa sta all’interno dello spazio (propriocezione). Per questo i maestri di ginnastica già alle elementari si lamentano della goffaggine e dell’incapacità del bambino di coordinarsi adeguatamente, solo per citare l’aspetto psicocorporeo. 2. Oggetti intelligenti: molti sono stati, infatti, gli oggetti di utilizzo comune a cui è stata integrata una connessione wi-fi: elettrodomestici, impianti allarme, caldaie, ma anche abbigliamento, stoviglie e quant’altro.Nel format “Genitori Connessi” svolto da noi nelle scuole, spiego ai genitori come sia importante conoscere l’idea di base della Quarta Rivoluzione Industriale, oltre che quella della comunicazione e connessione, ovvero quella della vendita. Questi oggetti, come già fanno le piattaforme internet più significative: Google, Amazon, Facebook, Youtube, ecc., raccolgono informazioni su di noi, sui nostri dati, sui nostri gusti e sulle nostre abitudini ed è vero che presto saranno in grado di darci suggerimenti per la nostra vita di tutti i giorni e per la nostra salute, ma, come ipotizzabile, ci daranno anche innumerevoli consigli su cosa acquistare, lasciando spazio ad un bombardamento di tentativi di vendita. Se un adulto è preparato e capace di filtrare ciò, possiamo dire lo stesso di un bambino che utilizzerà tali dispositivi? 3. Robot e Umanoidi con intelligenza artificiale: è già iniziata nel 2016 la ricerca e l’assemblamento di nuovi macchinari in grado di interagire con noi e specie con il nostro ambiente circostante, tale ricerca continuerà e verrà testata sicuramente nel 2017. Siamo già stati partecipi di Jibo il primo family robot, o di altri software in grado di comandare e controllare, ad esempio, gli impianti elettrici di casa, avvertendoci di spegnere le luci, o facendolo loro stessi per noi.È sicuramente utile avere degli elettrodomestici che ci sgravino dal lavoro manuale, noi donne lo sappiamo perfettamente da quando ci hanno inventato lavatrice e lavastoviglie, tuttavia trovo lievemente inquietante che qualcuno ci suggerisca per tutta la giornata cosa dobbiamo fare, ricordandoci che dobbiamo partire immediatamente per arrivare dal dentista in orario, o ricordandoci di far benzina, insieme a tutti gli appuntamenti presi. Forse sono funzioni utili principalmente sul lavoro, ma credo che anche allenare un po’ la nostra memoria possa fare nient’altro che bene. E voi, da che tecnologia del 2016 siete rimaste colpite? Buon Anno e, come sempre, Rimanete Connesse! Sono Sara Moruzzi, Psicologa presso studio privato, specializzanda in servizi sociosanitari del territorio di Parma ed autrice del blog "Mamme Connesse". Da anni aiuto genitori e figli a sviluppare strategie educative affettive e relazionali, sostenendo gli uni nel ruolo genitoriale e gli altri nel loro percorso di crescita. Credo fortemente nella costruzione di una buona relazione tra persona e professionista e ritengo che questa sia la vera matrice del cambiamento, al di là di qualsiasi diagnosi.
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